Ud'ALike

Università e Sostenibilità

Possiamo contribuire tutti, anche con piccole azioni, alla sostenibilità ambientale, ma in che modo può essere di supporto allo sviluppo sostenibile una grande azienda come l’Università?

E’ il quesito a cui risponde la Prof.ssa 𝗟𝗮𝗿𝗮 𝗧𝗮𝗿𝗾𝘂𝗶𝗻𝗶𝗼, Coordinatrice del gruppo di lavoro RUS-GBS – Dipartimento di Economia Ud’A.

Doppia Carriera Studente-Atleta

La 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲-𝗮𝘁𝗹𝗲𝘁𝗮 è possibile e favorita all’Ud’A. L’importanza che questo tipo di percorso può rappresentare per la formazione di una persona è testimoniata da studenti che lo hanno intrapreso nel video che presentiamo.Nicolò Ragazzo, Greta Zuccarini e Gabriele Massafra sono studenti/atleta del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento.

Dal mallo alla noce

La tradizione vuole che il 24 giugno, giorno dedicato a San Giovanni, vengano raccolte le noci per fare il liquore 𝘯𝘰𝘤𝘪𝘯𝘰.Il prof. 𝗟𝘂𝗶𝗴𝗶 𝗠𝗲𝗻𝗴𝗵𝗶𝗻𝗶, responsabile dell’Orto Botanico di Ateneo, ci svela i segreti della noce che, in questo periodo, si trova in una forma molto diversa da quella che siamo abituati a consumare.

Ecologia, o arte di amministrare la natura

Come si rapportavano le antiche civiltà con le risorse della natura?Egiziani, Greci, Romani,  Aborigeni australiani, Indigeni delle Americhe precolombiane erano abituati a riciclare e a rispettare l’ambiente mettendo in atto comportamenti che al giorno d’oggi definiremmo virtuosi.

La Prof.ssa Lia Giancristofaro – discipline Demoetnoantropologiche – Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali, ci dimostra che dalle culture del passato è possibile trarre insegnamenti validi anche per il presente.

Sonno e salute

Dott. 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗗𝗶 𝗕𝗹𝗮𝘀𝗶𝗼 – docente di Prevenzione e Rieducazione Funzionale – Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento Ud’A

Nonostante un essere umano dorma, nell’arco della sua vita, mediamente 230.000 ore, ovvero 26 anni, si pone troppo poco accento all’importanza della cura del sonno, sia dal punto di vista qualitativo, sia dal punto di vista quantitativo. Tra gli importanti mezzi per prendersi cura del proprio sonno troviamo il bilanciamento dell’attivazione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, ottenibile attraverso la pratica di esercizi di respirazione e rilassamento, nonché la pratica dell’esercizio fisico, meglio se in ambiente naturale, in quanto sia l’esposizione alla luce solare, sia le caratteristiche della natura, sia le caratteristiche dell’esercizio fisico sono importanti modulatori dei ritmi circadiani e del bilanciamento dell’attivazione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Investiamo nel nostro sonno, investiamo in noi stessi: pratichiamo esercizio fisico in mezzo alla natura, ricordando che non è normale avere più di 2 notti disturbate, dal punto di vista qualitativo o quantitativo, in una settimana. Il corpo ci parla. Rispondiamo.

NEET: Not in Education, Employment or Training

L’acronimo 𝗡𝗘𝗘𝗧: 𝗡𝗼𝘁 𝗶𝗻 𝗘𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻, 𝗘𝗺𝗽𝗹𝗼𝘆𝗺𝗲𝗻𝘁 𝗼𝗿 𝗧𝗿𝗮𝗶𝗻𝗶𝗻𝗴 è riferito a persone giovani, dai 14 ai 29 anni che non sono impegnate né nello studio né nel lavoro nè in nessun tipo di formazione.
L’Italia rispetto ai paesi europei ha un numero altissimo di 𝙣𝙚𝙚𝙩,
Come incide questo fenomeno sullo sviluppo del Paese e delle persone?
Risponde la prof. 𝙇𝙞𝙖 𝙂𝙞𝙖𝙣𝙘𝙧𝙞𝙨𝙩𝙤𝙛𝙖𝙧𝙤 – Discipline Demoetnoantropologiche – Dipartimento Lettere, arti e scienze sociali – Università G. d’Annunzio

Sensing Robot: il futuro dell’interazione uomo-robot – Attività di ricerca a cura del Laboratorio di Imaging Infrarosso e Affective Computing del DNISC UdA


“𝘜𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘧𝘳𝘢 𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘦 𝘮𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘯𝘢 𝘦̀ 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘯𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪, 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦”. Il Laboratorio di Imaging Infrarosso dell’ITAB si occupa di sviluppare algoritmi basati su intelligenza artificiale e imaging infrarosso per trasferire alle macchine la capacità di riconoscere gli stati emozionali delle persone. Il Prof. 𝗔𝗿𝗰𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼 𝗠𝗲𝗿𝗹𝗮, responsabile del Laboratorio e la dott.ssa 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮 𝗙𝗶𝗹𝗶𝗽𝗽𝗶𝗻𝗶, assegnista di ricerca del Dipartimento, presentano queste attività di ricerca che si estendono al campo dell’apprendimento infantile e della cura dei bambini ricoverati per lunghe degenze. Link al sito DNISC https://www.dnisc.unich.it/

Smart-5 Torna a muoverti”- Il primo progetto italiano per la salute dei dipendenti in smart working

La prof. 𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝗮 𝗗𝗶 𝗕𝗮𝗹𝗱𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗿𝗲 – Presidente del CdL in Scienze delle Attività Motorie, ed il dott. 𝗣𝗮𝘀𝗰𝗮𝗹 𝗜𝘇𝘇𝗶𝗰𝘂𝗽𝗼 – docente di Sport Individuali – presentano “𝙎𝙈𝘼𝙍𝙏-5 – 𝙏𝙤𝙧𝙣𝙖 𝙖 𝙢𝙪𝙤𝙫𝙚𝙧𝙩𝙞”- Il primo progetto italiano per la salute dei lavoratori.

Il benessere psico-fisico dei lavoratori è messo a dura prova dalla sedentarietà e dalla permanenza per molte ore consecutive davanti allo schermo di un computer. 

Il progetto 𝙎𝙢𝙖𝙧𝙩-5 è volto a parametrare a livello biometrico, fisiologico e psicologico il lavoratore prima e dopo il programma che ha la durata di un mese e consiste nell’interruzione cadenzata dello screen-time con semplici esercizi fisici da eseguire in break di 5 minuti.

Tutte le informazioni dettagliate sono sul sito web di Ateneo: https://www.unich.it/smart-5

Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla

Prof. Valentina Tomassini – Dirigente Medico di Neurologia – Ospedale Universitario “SS. Annunziata” Chieti – Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche

La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale che colpisce tipicamente l’età giovanile e adulta e costituisce la seconda causa di disabilità in questa fascia di età dopo i traumi cranici. Nel corso degli ultimi vent’anni sono stati compiuti passi e progressi in avanti particolarmente importanti dal punto di vista della diagnostica precoce e quindi nello sviluppo di farmaci che possano efficacemente ridurre la progressione della disabilità. L’Università di Chieti contribuisce al progresso in questo campo attraverso studi clinici quali trials clinici randomizzati che forniscono nuove opportunità terapeutiche ai pazienti con sclerosi multipla e quindi anche alle loro famiglie, essendo questa una malattia di impatto familiare ma anche sociale ed economico e contribuisce anche al progresso nel campo della ricerca attraverso degli studi spontanei che chiariscano i meccanismi di danno e quindi forniscano nuovi obiettivi terapeutici, ma anche i meccanismi di recupero per facilitare il ritorno ad una qualità di vita ottimale da parte del paziente, Da questo punto di vista l’università il gruppo di sclerosi musica del Università di Chieti ha molte connessioni a livello nazionale e internazionale con le quali sviluppa i programmi di ricerca. E’ veramente importante e supportare la ricerca in questo campo per poter progredire nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.