Un’iscrizione sacra, apparentemente modesta, rivela i protagonisti della storia sociale e religiosa di Iuvanum: un umile schiavo, che esprime la sua ancestrale devozione; la sua padrona, Ovidia Massima, della stessa famiglia del celebre poeta di Sulmona, Ovidio Nasone; la dea Diana, che protegge la comunitร civica e insieme i boschi e le montagne della Majella, a lei consacrati.
Prof.ssa Oliva Menozzi – Archeologia Classica – Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali Ud’A
Siamo al teatro di Juvanum, uno dei monumenti piรน importanti di questo sito che nasce legato ad un area santuariale sull’acropoli con due templi databili tra il III e il II secolo avanti Cristo; la frequentazione รจ ben piรน antica, databile fino dall’etร del bronzo, come attestato proprio dall’acropoli. Siamo lungo una via tratturale, quindi รจ immaginabile che il teatro nasca proprio legato ai mercati che la piazza sottostante al santuario attirava lungo un tratturo importante in quest’area cosรฌ montuosa, dove passavano i pastori con le greggi, C’era un’economia fiorente e il teatro fungeva anche da luogo di sinecismo di tipo politico, cioรจ da polo di attrazione per motivi politici per chi viveva nelle fattorie, nei villaggi circostanti. Tutto ciรฒ รจ fondamentale. per capire la storia della nascita di questo insediamento. Juvanum nasce proprio intorno a questo santuario, intorno al mercato, alle greggi, alle fiere alle aste che si battevano probabilmente anche in questo teatro.
Il progetto di ricerca, cofinanziato dal 2018 dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), intende ricostruire gli scambi commerciali e culturali nellโOceano Indiano fra Tarda-Antichitร e Alto Medioevo, con particolare attenzione alle dinamiche dellโintegrazione interculturale fra Occidente e Oriente. SitoWeb: https://missionmadayi.wordpress.com/ ๐ฃ๐ฟ๐ผ๐ณ. ๐ฉ๐ฎ๐๐ฐ๐ผ ๐๐ฎ ๐ฆ๐ฎ๐น๐๐ถ๐ฎ – ๐๐ถ๐ฆ๐ฃ๐๐ง๐ฒ๐ฟ ๐๐ฏ๐ฅ๐ช๐ข, ๐๐ฆ๐ณ๐ข๐ญ๐ข: ๐๐ข๐ฅ๐ข๐บ๐ช
Lโarea ricade sul confine tra Francia e Germania e il network di ricerca, di cui lโUniversitร di Chieti รจ capofila, comprende tra gli altri il Dรฉpartement de la Moselle Conservation dโarchรฉologie-PAEBR, il Kreis-Saarpfalz-EKBR, le Universitร di Mainz, di Trier, di Saarbrรผcken e della Lorena e alcune associazioni sul territorio.
Le indagini archeologiche, condotte in collaborazione con lโIstituto di Archeologia di Tirana, si concentrano nel settore meridionale dellโanfiteatro romano. Si configura come un progetto di archeologia urbana che ha lโobiettivo di indagare lโevoluzione di un settore nevralgico di una delle piรน importanti cittร antiche dโAlbania.
Il progetto di ricerca interuniversitario, sotto la direzione scientifica del professore emerito Giampietro Brogiolo, vede coinvolte insieme al nostro Ateneo lโUniversitร di Padova e lโUniversitร Cattolica di Milano. Il โProgetto Castelseprio Centro di Potereโ mira ad indagare il ruolo di questโarea della Lombardia nellโAlto Medioevo come nodo dei traffici commerciali e della costruzione del potere.
Lo scavo di una ๐ต๐ข๐ฃ๐ฆ๐ณ๐ฏ๐ข porta alla luce reperti molto delicati che devono essere trattati adeguatamente e catalogati. Vediamo come con la Prof. Oliva Menozzi – Archeologia Classica – e gli studenti del DILASS e del Master STArch.
Terza puntata della seria dedicata alla storia evolutiva dellโuomo, con il Prof. ๐ฅ๐๐ด๐ด๐ฒ๐ฟ๐ผ ๐โ๐๐ป๐ฎ๐๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ – ๐ ๐๐๐ฒ๐ผ ๐จ๐ป๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ผ ๐จ๐ฑโ๐. Gli australopiteci sono antichi ominini transizionali, dai quali รจ emersa la linea evolutiva che condurrร allโuomo moderno. Il loro piรน famoso rappresentante รจ la leggendaria ๐๐๐ฐ๐ (Australopithecus afarensis), che fu scoperta nel 1974. Il reperto contribuรฌ enormemente a rilanciare lโinteresse per lโevoluzione umana, anche al di fuori del mondo scientifico.
Entriamo nel vivo dello scavo archeologico, scoprendo quali sono i tipici reperti che si possono rinvenire e come vengono trattati, dalla pulizia alla catalogazione con gli studenti dei CdS in Beni Culturali, BASA e Lettere del DiLASS.
Nel sito di Iuvanum (comune di Montenerodomo – CH), dal 19 luglio al 6 agosto gli studenti della DโAnnunzio hanno preso parte allo scavo archeologico nella ๐ต๐ข๐ฃ๐ฆ๐ณ๐ฏ๐ข AC, prospiciente la Via Orientale, principale asse viario dellโantico municipium romano. I reperti rinvenuti ci permettono di ricostruire la storia e le vicende che hanno animato gli ambienti, le strade, il foro, la basilica, le botteghe di quello che fu un importante centro amministrativo ed economico della ๐๐ฆ๐จ๐ช๐ฐ ๐๐ ๐๐ข๐ฎ๐ฏ๐ช๐ถ๐ฎ. Vedremo come funziona uno scavo archeologico e come gli studenti partecipano ad esso con la Prof.ssa ๐ข๐น๐ถ๐๐ฎ ๐ ๐ฒ๐ป๐ผ๐๐๐ถ – Archeologia Classica